Video finale progetto ITEC: intercultura,politica e costituzione attraverso opere d’arte

Questo video è uno degli ultimi passi del progetto ITEC. Questo consiste nel rappresentare intercultura, politica e costisuzione attraverso opere d’arte.
Le opere da noi scelte sono l’ Ara Pacis e l’ Allegoria del Buon governo; ci siamo documentati e con il materiale raccolto ci è stato possibile creare questo video.
Buona visione 😀

Le due opere messe a confronto (fase make parte 1)

L’Ara Pacis ( lett .Altare della Pace) era un monumento alla pace costruito dai Romani il 14 luglio del 13 A.C quando Augusto terminò tutte le guerre e tornò vittorioso a Roma. E’ situata presso il Campo Marzio, luogo consacrato alla celebrazione delle vittorie.Il Buon Governo invece, anche se è stato fatto molto più tardi, nel 1300, rappresenta la medesima cosa. Infatti in questo dipinto è raffigurato tutto il governo Senese al completo, che secondo l’autore rappresenta l’ideale di un ottimo Governo. L’Ara Pacis è collegata alla politica, costituzione e intercultura, perché fu dedicata alla pace raggiunta dall’imperatore Augusto dopo molti anni di varie guerre. Su di essa è scolpita la famiglia imperiale con le più alte cariche dello stato. Anche nel dipinto Allegoria del Buon Governo sono rappresentate le figure più importanti del Governo Senese.

Gli alunni:

Croce Nicla

Gagliotti Giulio

Giordano Francesco

Liguori Imma

La storia del Buon Governo

L’allegoria del Buon Governo si trova sulla parete di fondo (quella opposta alla finestra). A sinistra, in posizione elevata, si trova la Sapienza Divina, incoronata, alata e con un libro in mano. Con la mano destra tiene una bilancia, sui cui piatti due angeli amministrano i due rami della giustizia secondo la tradizione aristotelica: “distributiva” (a sinistra) e “commutativa” (a destra). Il primo angelo decapita un uomo e ne incorona un altro. Il secondo angelo consegna a due mercanti gli strumenti di misura nel commercio. Dalle vite dei due angeli partono due corde che si riuniscono per mano della Concordia, diretta conseguenza della Giustizia e assisa anch’essa su una sedia e con in grembo una pialla, simbolo di uguaglianza e “livellatrice” dei contrasti. La corda è tenuta in pugno da ventiquattro cittadini allineati a fianco della Concordia e simboleggianti la comunità di Siena. Questi sono vestiti in maniera diversa e sono quindi di varia estrazione sociale e di varia professione.

Nella visione d’insieme, l’affresco si articola su tre registri: quello superiore con le componenti divine (Sapienza Divina e Virtù Teologali), quello intermedio con le Istituzioni cittadine (la Giustizia, il Comune, le Virtù non teologali), quello più basso con i costruttori, nonché fruitori, di queste istituzioni (esercito e cittadini). La corda simboleggia l’unione tra la Giustizia e il Comune, inscindibili e inutili senza l’altro e tenuti insieme dai cittadini in stato di armonia. L’affresco esprime anche la percezione della giustizia nella Siena del tempo, una giustizia che non è solo giudizio di giusti e colpevoli, ma anche regolatrice di rapporti commerciali. È inoltre una giustizia che, pur ispirata da Dio, non si perita a condannare a morte e soggiogare le popolazioni vicine.

La nostra storia :)

Questo progetto ci è stato proposto dal nostro professore di arte e consiste nel rappresentare intercultura, costituzione e politica mettendo a confronto opere d’arte di varie epoche. Ci siamo riuniti e seguendo lo schema del professore stiamo sviluppando le varie fasi del progetto. La prima fase intitolata DREAM consiste nello scegliere le opere da raccontare: le opere d’arte da noi scelte sono l’Ara Pacis e l’Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti. La seconda fase è intitolata EXPLORE e consiste nel cercare documenti utili per il progetto. La fase successiva è intitolata MAP in cui si deve creare una mappa concettuale per organizzare i materiali trovati e costruire il videoracconto. In seguito ci sta la fase MAKE in cui dovremo realizzare il video utilizzando il materiale raccolto. Le ultime due fasi ASK/COLLABORATE e SHOW, consistono nello spiegare ad altri  Il nostro lavoro e chiedere consigli tramite i rapporti a scuola con gli amici e il gruppo Fb degli studenti ITEC. In questo momento stiamo raccogliendo  documenti e stiamo incominciando a pensare come realizzare il nostro video finale.

Spero che siamo stati esaudienti 🙂

Allegoria del Buon Governo

L’Allegoria del Buon Governo fa parte del ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti, conservata nel Palazzo Pubblico di Siena e databile al 1338-1339. Gli affreschi, che dovevano ispirare l’operato dei governatori cittadini che si riunivano in queste sale, sono composti da quattro scene disposte lungo tutto il registro superiore di tre pareti di una stanza rettangolare, detta Sala del Consiglio dei Nove, o della Pace.

The history of the Ara Pacis

The Ara Pacis Augustae (Latin, “Altar of Augustan Peace”; commonly shortened to Ara Pacis) is an altar to Peace, the Roman goddess. The monument was commissioned by the Roman Senate on 4 July 13 B.C. to honour the return of Augustus to Rome after his military campaigns, and consecrated on 30 January 9 BC by the Senate in celebration of the peace brought to the Roman Empire by Augustus military victories. The Altar was originally located on the northern outskirts of Rome, a Roman mile from the boundary of the pomerium on the west side of the Via Flaminia. It stood in the northeastern corner of the Campus Martius and on the flood plain of the river Tiber, where it became buried under four metres of silt over the centuries. The Ara Pacis was substantively rediscovered in the twentieth century, and moved to its current location in 1937–1938. The altar was meant to be a vision of the Roman civil religion. It is made up of a small functional altar at its centre, and four surrounding walls; externally, two-tier friezes run along the walls and portray the peace and fertile prosperity enjoyed as a result of the peace brought to Rome by Augustus’ military supremacy. The Altar was built to remind Romans, through a visual medium, of the competence and achievements of the Julio-Claudian dynasty. The sculpture on the outside of the monument emphasise the importance of piety (pietas) and peace within the empire.